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Casimiro Marcantoni, maestro ceramista

Nonostante la carenza di informazioni sulle vicende della sua vita e la dispersione degli archivi storici delle imprese da lui dirette, emerge nettamente, nel panorama della storia economica civitonico, il ruolo di protagonista che Casimirio Marcantoni (Otricoli 1857 – Civita Castellana 1935) assunse a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento. Ceramista egli stesso, esponente di spicco del Partito Socialista negli anni a cavallo del secolo, sposò intorno al 1890 la possidente Caterina di Battista. Raggiunse il successo professionale come imprenditore ceramico grazie alle sue doti, l’intraprendenza unita alla lungimiranza, la sensibilità per la sperimentazione e l’innovazione accompagnata al rigore nella gestione amministrativa.
Nel 1909 Marcantoni era già l’imprenditore più importante della città, socio e direttore dei due maggiori impianti; Fabbriche Riunite per la Ceramica consociava diversi proprietari, impiegava 80 operai e produceva stoviglieria; la Cooperativa Ceramisti, fondata nel 1906 da 53 operai, occupava più di 60 persone nella produzione di articoli sanitari. La Cooperativa Ceramisti fu in assoluto la prima esperienza di associazionismo operaio attuata a Civita Castellana; nel giugno del 1907, per il primo anniversario, i soci-operai donarono a Casimiro marcantoni la cornice con il suo ritratto e con la dedica che lo qualifica padre dei ceramisti, esprimendo così la gratitudine per l’apporto determinante da lui dato alla realizzazione del progetto.
Infatti, Marcantoni mise a disposizione i fondi necessari per costruire il nuovo impianto, realizzato trasformando in pochi mesi un vecchio casale in località Testaccio in “un ampio e comodo stabilimento ceramico, sopra i cui tetti si innalzano svelte ed eleganti, ben due ciminiere delle fornaci” (Il Ceramista, Imola, 1 luglio 1907).
Le due ciminiere segnano ancora oggi il paesaggio urbano: la fabbrica, che nel 1926 divenne propietà del solo Casimiro ed assunse la denominazione di Ceramica marcantoni, è stata tra le più longeve di Civita: fino al 1961, anno della sua chiusura, si è affermata come azienda-leader per la capacità di innovazione tecnologica, per la versatilità della produzione (articoli sanitari, stoviglieria, ceramica artistica, piastrelle) e, soprattutto, per l’ottima qualità dei prodotti.
Per la sua complessità, la figura di Marcantoni risulta paradigmatica della storia ceramica locale:
l’imprenditorialità civitonico infatti, si svilupperà nel corso del Novecento, in base alla competenza professionale, alla predisposizione all’associazionismo, alla capacità di innovazione, dei processi e dei prodotti.
La conoscenza del mestiere ne ha costituito per lungo tempo la radice culturale e ciò spiega il semplice e significativo epitaffio di due parole che compare sulla tomba di Casimiro Marcantoni:
MAESTRO CERAMISTA

Casimiro Marcantoni, potter master

Casimiro Marcantoni (1857 Otricoli - Civita Castellana 1935) was a potter master. Although very little information about his life, we know that he was an important protagonist of  the local history  in Civita Castellana, starting from the last years of  19th  century. He was a member of the Socialist party. Around 1890 he married Caterina di Battista. He became a great entrepreneur of pottery, thanks to his initiative, his sensibility for experimentation and innovation, his firmness in administration. In 1909 Marcantoni was the most important entrepreneur in Civita Castellana, member and director of two major firms:  Combined Factories for Ceramics and Potters Co-operative Society. In Combined Factories Ceramics he produced kitchenware, employing 80 workers,  while in Potters Co-operative Society he produced sanitary articles and employed 60 workers. The second one was founded in 1906 and it also represented  the first experience of a trade-union in Civita Castellana. In june 1907, on the occasion of the first anniversary, member-workers gave Casimiro Marcantoni a frame with his portrait and dedication as potters’ father, expressing their thankfulness.

In 1926 the factory changed its name in Marcantoni Ceramic Industry. It became a leader factory thanks to technological innovation, large production and especially the great quality of its manufactures. It was closed in 1961.