Tra tutte le attività artistiche in cui l’uomo si è cimentato, la prima ad essere stata coltivata con consapevolezza fu senza dubbio quella della modellazione dell’argilla, da cui nacque l’arte della ceramica.
Una volta costruitesi le dimore e trovate le armi atte a difendersi, l’uomo non potè non desiderare di fabbricarsi gli utensili indispensabili ai suoi bisogni quotidiani; quegli oggetti, cioè, che dovevano diventare le suppellettili di ogni capanna.
La ricerca della materia prima per la fabbricazione della ceramica non dovette essere molto difficoltosa. L’argilla era a portata di mano ed è intuibile che l’uomo, forse inconsciamente o quasi per un gioco infantile, divertendosi a plasmarla, venne a creare uno qualunque di quegli oggetti, che, più o meno trasformati, sono ancora in uso nelle nostre case. Il sole prima ed il fuoco poi, hanno contribuito al compimento perfezionato dell’opera. Nella ciotola d’argilla indurita il pastore avrà deposto l’acqua, il latte, e quanto altro poteva servire al suo sostentamento.
Fatta la grande scoperta, si intensificò con metodo e con impegno la fabbricazione dei più svariati recipienti, e si dettero ad essi mano a mano le forme che più erano adatte ai diversi usi a cui si voleva adibirli.
Con curiosità scientifica e con commozione estatica possiamo seguire l’evoluzione ed il perfezionamento di questa antichissima arte dagli inizi ai nostri giorni. Si può anzi affermare che è tale e tanta la sua suggestività che, chiunque si cimenta in questo lavoro, finisce con l’appassionarvisi.
Classificazione delle ceramiche
Ogni oggetto fabbricato meccanicamente od a mano con qualsiasi argilla e sottoposto a cottura è un prodotto ceramico. La parola «ceramica» deriva dal nome greco dell’argilla. I vari oggetti prendono un nome tecnico diverso, secondo la qualità dell’argilla che viene adoperata o dall’impasto di cui essa può essere composta.
Vi sono ceramiche a pasta porosa (terracotte, maioliche e terraglie dolci) e quelle a pasta vetrosa (terraglia dura, porcellana, grés). Una ulteriore classificazione, definitiva, è determinata dal rivestimento (vernice).
Nella classificazione delle ceramiche i prodotti più semplici sono i laterizi, i vasi per piante e le terrecotte in genere, senza alcun rivestimento di vernici, fabbricati con argille comuni, e pertanto porosi.
I primi rivestimenti della terracotta vennero fatti nella antichità con l’ingobbio, ossia con un rivestimento di terra di Siena o di Vicenza, fatta sull’oggetto crudo non completamente asciutto. In seguito, su tale rivestimento venne passata una spalmatura di vernice a base di piombo e silice. Questo tipo di ceramica si chiama «mezza maiolica» e viene eseguita anche oggi per oggetti con decorazioni a graffito. In seguito vennero usati per il rivestimento gli smalti che a mano a mano vennero perfezionati.
Storia e lavorazione della ceramica – Ciancamerla -Editrice San Marco, 1958.