Civita Castellana: cosa e come si mangia

Il paesaggio

Due gli aspetti caratteristici del paesaggio: il sistema delle forre tufacee ed il sistema della valle del Tevere. Ricomprese nel bacino idrografico del fiume Treia, le profonde forre di Civita Castellana, si irradiano da ovest verso est solcando il plateau tufaceo originato dal vulcanesimo cimino. Ad oriente, il fiume Treia, dopo aver raccolto le acque di numerosi torrenti, sbocca direttamente nel Tevere. La vegetazione delle forre è rigogliosa e sottolinea, come un sistema linfatico, lo scorrere delle acque nel loro percorso. Un paesaggio che ha affascinato i viaggiatori del Grand Tour che percorrevano la via Flaminia fino a Roma e che lo hanno descritto e rappresentato in numerose opere d’arte.

Agricoltura e prodotti

Le produzioni agricole sono legate prevalentemente al seminativo (cereali e foraggere) con l’87% della Sau e all’allevamento (ovini e bovini) con aziende anche di medie dimensioni. Ricade nelle zone di produzione della dop “Nocciola Romana” e della dop olio extravergine di oliva “Tuscia”.
Le caratteristiche del territorio hanno fatto si che le produzioni legate all’allevamento spiccano nel panorama agricolo. Importanti le produzioni di formaggi, anche biologici, sia di pecorini che di latte vaccino, che si possono acquistare direttamente nei punti vendita aziendali. Buona la produzione di carne, soprattutto bovina. Interessante la produzione di vino ed olio.

Eventi

Natale: vigilia: frittelle di broccoli, baccalà, borragine; dolce di maccheroni con noci, guazzetto in agrodolce di baccalà. Pranzo: stracciatella in brodo di pollo, timballo o cannelloni, abbacchio arrosto, tozzetti con nocciole, panpepato, cazzotti (con cacao), ciambelline col vino, ciambelle all’anice, pangiallo, gnocco lercio (maccheroni con noci e cioccolata fondente triturati, cacao dolce, rhum).
Carnevale: frittelloni frittelle sottilissime di uova e farina cosparse di pecorino romano ed arrotolate, a volte mangiate anche in brodo, scroccafusi, frappe, ravioli fritti con ricotta.

Frittelloni, piatto tipico civitonico
Frittelloni, piatto tipico civitonico

San Giuseppe: frittelle dolci di riso.
Pasqua: colazione: coratella d’abbacchio con le cipolle o i carciofi, frittata con le lopole o con gli asparagi, lonza con la ciambella dolce (ciammella de Pasqua), uova sode. Pranzo: stracciatella in brodo di pollo, timballo, fritto di carciofi e cotolette di agnello.
2 Novembre: fave dei morti (biscotti sottili a base di mandorle).

Cosa e come si mangia a Civita Castellana

In primavera: pizza con l’erba (rotoli di pizza ripieni di cicoria); cicoria lessata ripassata in padella con olio, aglio e peperoncino; carciofi fritti e alla romana; frittate con asparagi e luppolo (lopole), fave con pecorino romano.
In estate: panzanella (pane bagnato, pomodoro, cipolla, acciughe); pizza e frittelle con i fiori di zucchine.
Autunno e inverno: frittelle di foglie di borragine ripiene di mozzarella e acciughe: broccoli fritti; pizza con gli sfrizzoli preparata con ritagli essiccati di grassi di maiale.