Con la denominazione di Etruria Meridionale viene oggi chiamata la parte dell’Etruria, compresa nell’attuale Lazio, dai confini con la Toscana sino al Tevere, il fiume sacro che segnava, nell’antichità come oggi, il confine naturale con l’Umbria, la Sabina ed il Lazio propriamente detto: vi è incluso il territorio capenate-falisco (da Lucus Feroniae a Civita Castellana) che, sebbene abitato da una popolazione di stirpe italica, fu soggetto politicamente e culturalmente agli Etruschi.
Sin dall’antichità l’origine degli Etruschi fu un problema discusso ed insoluto: gli stessi storici antichi furono discordi sulla provenienza di questo popolo, che con la sua potenza e con la sua civiltà predominò nella penisola tra il VII ed il III secolo a. C.
Erodoto nel V sec. a.C. lo dice proveniente dalla Lidia in Asia Minore, mentre Dionigi d’Alicarnasso, quattro secoli dopo, sostiene che esso era autoctono dell’Italia. Gli storici moderni hanno resa più complessa la questione avanzando altre ipotesi, come quella che faceva discendere gli etruschi dal Nord attraverso i valichi alpini, e lasciando incerta la cronologia del loro primo apparire tra i popoli dell’Italia centrale.
Alla base della “questione etrusca” è il problema della lingua, dato fondamentale ed indistruttibile dell’appartenenza etnica di ogni popolo: un problema sul quale si sono arrovellate intere generazioni di scienziati ed anche di visionari. La lingua etrusca, infatti, conosciuta attraverso numerosissime iscrizioni, è leggibile perchè scritta in un alfabeto tratto da quello greco di Cuma, ma è quasi del tutto incomprensibile, sin dal periodo romano e ancor oggi, perchè radicalmente diversa nella struttura e nel lessico dal greco, dal latino e dagli altri linguaggi indoeuropei.
Gli studi più recenti, condotti specialmente in Italia da M. Pallottino e dalla sua scuola, scoprendo notevoli affinità dell’etrusco con iscrizioni dell’Asia Minore, sembrano confermare la tradizione erodotea della provenienza dall’Oriente del Mediterraneo, facendola risalire alla fine del secondo millennio a. C.
Etruria Meridionale – Dal Maso e Vighi – Bonechi Edizioni 1975.