Fabrica di Roma è piena di ricchezze storiche e archeologiche, in parte tutelate da associazioni e gruppi di interesse, in parte con un impegno di valorizzazione e sistemazione a cura direttamente del Comune; a queste si aggiungono particolarità non ancora rese pubbliche, ma inserite in un progetto di prossima realizzazione.
Palazzo Comunale
L’attuale Palazzo Comunale risale al XV sec. e in origine probabilmente ospitava i Prefetti che controllavano il territorio di Fabrica nel periodo immediatamente successivo alla cacciata della famiglia dei Di Vico. Per un certo periodo l’immobile è stato di proprietà dell’ Ospedale di Santo Spirito in Saxia, insieme alla Rocca. Nel corso del tempo ha subito diverse modifiche, le ultime a partire dal 1756 quando è stato dato in enfiteusi alla famiglia Centelli, casata di antiche origini, che ebbe un ruolo fondamentale nella vita economica e sociale del paese. Alcuni anni fa, l’immobile e l’annesso parco sono stati acquistati dal Comune di Fabrica e adibiti a sede dell’Amministrazione.
Nelle stanze del palazzo Cencelli si possono ammirare pregevoli dipinti murali, che ornano e decorano, insieme agli arazzi, le pareti dell’ attuale Sala consiliare, raffiguranti scene del Vecchio Testamento. Degno di nota è il meraviglioso giardino storico, esempio dello stile cosiddetto “all’italiana”, che conserva ancora siepi di bosso e monumentali cipressi; comprende anche una fontana con lo stemma della famigli a Cencelli, una peschiera ed alcuni reperti archeologici. Di particolare interesse il roseto Cencelli, dove si possono ammirare diverse specie di rose ormai rare, studiate anche dall’Università di Viterbo.
Di prossima e adeguata collocazione anche la biblioteca Cencelli, ora nella piena disponibilità del Comune, riordinata e restaurata dopo un lungo lavoro, ricca di testi di agronomia, di riviste e giornali d’epoca, libri originali dell’ Ottocento e trattati vergati a mano di diversi argomenti. Il Palazzo e il Giardino sono quotidianamente frequentabili e su richiesta si possono fare brevi visite guidate.
Falerii Novi, la Chiesa di S. Maria di Faleri e la Via Amerina
La Chiesa di S. Maria, all’interno della città di Falerii Novi, costituisce uno degli esempi meglio conservati dell’architettura cistercense. L’edificio è fondato in corrispondenza del decumano della città ed è costruito al di sopra delle abitazioni di età tarda-repubblicana e imperiale. I materiali utilizzati sono blocchi di tufo regolari con inserti in peperino e decorazioni marmoree.
Secondo il metodo d’opera dei cistercensi, la prima parte ad essere eretta fu la zona orientale, proseguendo poi verso ovest, lungo le navate, costruite senza lunghe interruzioni. Il transetto sud è aperto da due monofore nel fianco orientale e comunica con gli ambienti conventuali posti a sud della chiesa.
Il transetto nord è ornato sul fondo da una monofora e tre finestre a tutto sesto disposte ad triangulum, mentre nel lato occidentale è visibile una stretta mono¬fora. Il lato nord del corpo longitudinale mostra la scansione, attraverso i contrafforti, in quattro settori, con monofore nella navata centrale e laterale. Il lato sud, si osserva solo dall’interno del convento e presenta la stessa scansione delle finestre che si trova nel settore settentrionale; sulla navatella non è invece presente alcuna apertura.
La facciata si innalza ad ovest e presenta tre oculi circolari, uno in corrispondenza di ogni navata; il centrale ha un diametro maggiore rispetto agli altri. La facciata dello stabile, preceduta forse da un portico e corredata da un’edicola, mostra un portale marmoreo strombato e due coppie di colonnine all’esterno di una lunetta; sugli stipiti si leggono due iscrizioni che attestano la committenza (Quintavalle) e gli autori dell’opera: Lorenzo e Jacopo, marmorari romani appartenenti alla famiglia dei Cosmati, operanti nel patrimonio di San Pietro tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. La chiesa è gestita, in convenzione con la Soprintendenza per l’Etruria Meridionale, direttamente dal Comune con suoi volontari, ed è visitabile il Sabato, la Domenica e giorni festivi dalle 9,00 alle 13,00. Sono possibili visite su appuntamento per gruppi di interesse o studiosi, e per scolaresche di ogni ordine e grado. Accompagnatori esperti danno informazioni sulla chiesa, sulla sua storia e su Falerii Novi. All’interno della chiesa si possono trovare pubblicazioni, materiale informativo e opuscoli.
La Via Amerina è visitabile senza alcuna formalità: per informazioni, opuscoli e materiale informativo ci si può rivolgere al personale presso la Chiesa di S. Maria di Falleri, nei giorni di sabato, domenica e giorni festivi.
A cura di Francesca Patrizi e Doriano Pedica