Gallese, arroccata sul pianoro tufaceo, si presenta come castrum fortificato, posto tra la via Amerina e la via Flaminia. Compreso nel territorio falisco, durante il periodo romano prevalse l’area prossima al fiume Tevere, attraversato dalla via Flaminia, con due porti fluviali.
Il prestigio della città emerse durante il VI secolo, quando il centro storico fu fortificato e posto a protezione del “corridoio bizantino” (via Amerina), da Ravenna a Roma. Nell’VIII secolo Papa Gregorio III acquisì dai longobardi l’ambito castrum Gallesii, ricordato nelle donazioni imperiali. La sede episcopale e l’elezione di due papi originari di Gallese (Marino I, 882-884; Romano I, 897), confermarono l’alto livello politico raggiunto dalla città. Nel XII secolo giunse e morì a Gallese San Famiano (1150), patrono della città, monaco pellegrino di Colonia, sepolto nell’omonima basilica. Dopo il periodo comunale, Gallese fu gestita da varie famiglie (Orsini, Spinelli, Colonna, Borgia, Della Rovere, Carafa), poi acquisita nel 1560 dal Cardinale Cristofaro Madruzzo. Nel 1579 fu ceduta agli Altemps, che trasformarono la Rocca in Palazzo. Nel 1861, il Ducato di Gallese passò agli Hardouin, alla cui nobile casata appartenne Maria, moglie di Gabriele D’Annunzio.
Coinvolta nella prima industrializzazione con fabbriche per la produzione di manufatti in cemento e officine meccaniche, Gallese beneficiò della costruzione delle linee ferroviarie Roma-Orte e Civitavecchia-Orte, con le stazioni di Gallese Scalo Teverina e Gallese-Bassanello (Montilapi). Alla prima industrializzazione seguì poi l’insediamento di industrie ceramiche nella frazione di Gallese Scalo.
La vista delle imponenti mura urbane conferma la destinazione strategica della città: a destra, l’unico accesso rappresentato dall’Arco di Porta, con torrione del XV secolo.
In piazza Dante le memorie cittadine collocavano l’abitazione dei due papi originari di Gallese (Marino I, 882-884 e Romano I, 897); proseguendo a destra per via Mazzini, si incontrano alte torri e solidi edifici medievali.
Deviando per via XXIV Maggio, si raggiunge largo San Lorenzo, con la chiesa omonima (all’interno, tele del XVII sec.) e palazzetto medievale, ritenuto d Ascaro, il nobile cittadino che nel 1150 accolse San Famiano, monaco pellegrine proveniente da Colonia, patrono di Gallese. Da largo Ascaro, dietro la chiesa d San Lorenzo, è possibile ammirare dall’alto la basilica di San Famiano, con vista sull’imponente campanile.
Per via Ugo Foscolo, si giunge nella piazza che prende nome dalla chiesa d Sant’Agostino, antica struttura medievale, dedicata inizialmente a Sar Benedetto, con pregevoli affreschi del XVI secolo e sull’altare maggiore immagine della Madonna del Buon Consiglio (1752). Annesso alla chiesa, I antico convento di Sant’Agostino, con spazi per l’accoglienza di pellegrini E visitatori. Su via Lorenzo Filippini, si può ammirare Palazzo Massa, eretto ne XVI secolo dal giurista gallesino Antonio Massa, con forte bugnato d’angolo e stemma sugli ingressi. Subito dopo, nell’antico monastero di Santa Chiara, del XVII secolo, il Museo Civico “Marco Scacchi”, con all’interno interessanti opere d’arte (affreschi e tele, dal XIV al XIX secolo; crocifisso ligneo; ceramica rinascimentale) e reperti archeologici (corredi provenienti dalle necropoli falische e romane sparse nel territorio; elementi dalle ville rustiche romane) insieme a una suggestiva documentazione etnografica; pannelli esplicativi, nel chiostro, illustrano la storia della città; annessi al Museo, la biblioteca e l’archivio storico comunale.
Nei pressi, piazza Santa Maria, con edifici rinascimentali e via d’accesso a piazza Duomo, sulla quale si affaccia il Municipio, antica sede comunale costituita da un edificio del XVI secolo, recentemente restaurato; annesso, un palazzetto medievale con profferlo viterbese.
Di fronte, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata alla fine del XVIII secolo, su progetto degli architetti Pietro e Giulio Camporese, in sostituzione dell’antica cattedrale,: all’interno tele di Cristoforo Unterperger (Assunzione), Domenico De Angelis (Crocifissione) e Vincenzo Barettini; un dipinto su tavola con l’Adorazione dei Magi, del XVI secolo, statua del patrono San Famiano, della prima metà del ‘900, arredi degli inizi del XIX secolo (fonte battesimale, pulpito); nella cappella delle Reliquie, due rilievi rinascimentali, raffiguranti San Famiano e San Giovanni Evangelista.
Continuando per via Saccardini, si giunge a piazza Matteotti, con la fontana delle Tre cannelle; deviando a destra, su Corso Duca Luigi, palazzi rinascimentali; per via Marino I si raggiunge piazza Massa, con vista sul giardino di Sasseta e l’acrocoro del Pappagallo, due suggestivi scenari naturalistici.
In fondo al Corso, Piazza Castello, con fontana della Rocca al centro, decorata con rilievi riferibili alle casate nobiliari che ebbero in feudo Gallese (Orsini, Spinelli, Colonna, Borgia, Della Rovere), affiancate allo stemma della Santa Sede. Sulla piazza si affaccia il Palazzo Ducale (11), del XVII secolo, eretto su una rocca medievale. con alla base i resti della precedente struttura rinascimentale; l’edificio fu progettato e realizzato dagli Altemps, mentre le parti precedenti riguardano la gestione dei Carafa e dei Madruzzo; all’interno reperti storici e opere d’arte riferibili alla presenza delle varie casate.
Da piazza Castello si può percorrere via delle Mura Merlate, l’antico camminamento di ronda, aperto sul magnifico paesaggio dei Colli e della forra di Rio Maggiore: é il luogo privilegiato per le passeggiate e spazio di incontro per tutte le età.
Usciti dalla porta urbana, salendo per via Marconi, verso piazza della Liberazione, si può ammirare la chiesa di Sant’Antonio e il Palazzo Ducale dalla parte nord.
Sulla strada per Viterbo, a sinistra, Chiesa della Madonna della Vite, cappella rurale del XVI secolo, dove si svolgono ogni anno i festeggiamenti per la Natività della Beata Vergine Maria.
Scendendo verso Gallese Scalo, sotto le mura, la basilica di San Famiano, il monumento più importante della città, con all’interno affreschi del XVI secolo e tele del ‘600: in una cripta è conservato il corpo del santo protettore, morto a Gallese 1’8 agosto del 1150. Per la festa del patrono, processione serale del 7 agosto con la Bengalata e processione dell’8 agosto con le tradizionali Zitelle.
Una cappella rurale (San Famiano a lungo) posta sul colle a est della Basilica, ricorda invece il luogo in cui il santo compì il miracolo dell’acqua, meta di un pellegrinaggio annuale (17 luglio).