La città di Nepi, dopo la fase falisca (VIII—IV sec. a.C.), si trovò alleata con Roma e fu definita, con Sutri, porta Etruriae. Colonia Latina e municipium, fu importante statio della via Amerina. Nel V secolo la città divenne sede vescovile e fu eretta la Cattedrale nei pressi dell’antico Foro romano. Dopo la guerra greco-gotica (535-553) e la lotta politica tra gerarchie ecclesiastiche e aristocrazia laica, la città si costituì in libero comune e per alcuni periodi fu gestita da famiglie della Tuscia (Prefetti di Vico, Colonna, Orsini).
Tornata alla Santa Sede, un ruolo determinante fu svolto da Rodrigo Borgia (papa Alessandro VI, 1492-1503), già governatore di Nepi, il quale il 9 ottobre 1499 nominò governatrice di Nepi Lucrezia Borgia.
Pierluigi Farnese, titolare del Ducato di Castro, nel XVI secolo ripristinò la struttura difensiva borgiana, favorendo lo sviluppo urbanistico della città. Il passaggio dei Francesi, nel 1798, causò danni alla Cattedrale e alle memorie archivistiche, Nel settembre del 1870 Nepi fu annessa al Regno d’Italia.
Il centro storico è dominato dalla Rocca (Fortezza Borgiana), contigua a Porta Romana (Porta Grande) e costituita da quattro baluardi e due torri (rotonda e quadrata), riferibili al palazzo fatto erigere nel XV secolo dal cardinale Rodrigo Borgia (futuro papa Alessandro VI) su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio, al quale sono da attribuire anche i baluardi angolari di forma circolare. La Rocca conserva la Corte interna, la Sala nobile e un ambiente sottostante, con vari elementi architettonici e decorativi, oltre a diverse iscrizioni riferibili alla sua storia. Nei pressi di Porta Romana è visibile la chiesa dei SS. Vito e Modesto, con affreschi medievali (Crocifissione, Maestà).
La Cattedrale dedicata alla Vergine Assunta, edificata nel V secolo e ristrutturata nel XII, fu incendiata nel 1798 dall’esercito napoleonico e poi ricostruita. Nel portico, epigrafi ed elementi marmorei, tra cui un sarcofago di età imperiale con la Caduta di Fetonte. All’interno, affreschi relativi alla vita della Vergine Maria, dipinti da Domenico Torti tra il 1868 e il 1871, con ornati di Ludovico De Mauro. Nella navata sinistra, altare del Crocifisso, con la pregevole immagine lignea di Antonio Ispanus (1533); sulla scala verso il presbiterio, pala d’altare raffigurante l’Assunta, del XVIII secolo, opera di Ludovico Mazzanti. Il presbiterio, dominato dalla grande cupola prospettica, presenta immagini e simboli riferibili alla Vergine, la cui Assunzione è dipinta nel catino absidale; sopra il coro, trittico del XVI secolo, raffigurante // Salvatore, con i santi Tolomeo e Romano; ai lati, affreschi con la Consacrazione episcopale di S. Romano e la sua Professione di fede. [altare maggiore è retto da una scultura del XVII secolo, con S. Romano, S. Savinilla e angeli, di Ercole Ferrata; sopra il poNale, organo della metà del XIX secolo, opera del perugino Angelo Morettini.
La cripta ad oratorium, sostenuta da 24 colonne di spoglio e paraste, presenta una suggestiva varietà di capitelli, con figurazioni dell’età medievale. In sagrestia, due tavole con i SS. Tolomeo e Romano, del Pastura (inizi del XVI secolo), 4 dipinti con apostoli, della prima metà del ‘600, opere di Mattia Preti, e una croce astile d’argento degli inizi del ‘400.
In Piazza del Comune, Palazzo Municipale del XVI secolo, progettato da Antonio da Sangallo il Giovane, con Sala Nobile affrescata da Domenico Torti e Ludovico De Mauro (XIX sec.); all’esterno, fontana del 1727, di Filippo Barigioni; sotto il portico, epigrafi romane. A sud della piazza, chiesa medievale di S. Eleuterio e chiesa romanica di S. Pietro, con la Madonna della Libera.
Lungo l’antica via Dritta (Via Garibaldi), residenze nobiliari del XVI secolo e varie chiese: S. Silvestro o del Carmine; S. Giovanni Battista, con dipinti del XVI-XVII secolo (Madonna di Costantinopoli); chiesa medievale di S. Croce (S. Anna); S. Rocco, con affreschi della storia del santo; San Tolomeo, progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, con scultura raffigurante San Tolomeo, di Giovanni Francesco De Rossi, XVII secolo. Nella chiesa è sepolta la Beata Cecilia Eusepi (1910-1928), terziaria dei Servi di Maria.
All’estremità del pianoro, chiesa e convento di S. Bernardo, del XV secolo; a sud, antica chiesa di S. Biagio (13) con reperti romani, portale con elementi di spoglio e affreschi dal XII al XV secolo; a fianco, chiesa medievale di Santa Maria delle Grazie. Nei pressi del Municipio, Museo Civico, raccolta di reperti archeologici e memorie relative al “Forte dei Borgia”.
A nord della città, i poderosi archi dell’acquedotto (1727), progettato da Filippo Barigioni. Vicina al Cimitero, la Catacomba di S. Savinilla, con sepolture del IV e V secolo e affreschi medievali; la tradizione ritiene che vi siano stati sepolti i corpi dei santi patroni Tolomeo e Romano.